Marisa Mori vs Mori Marisa

 

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Marisa Mori, Autoritratto in azzurro, 1929, olio su compensato, cm 69,5 x 50, Galleria degli Uffizi, Firenze

 

 

 

 

Carnevale 1928

 

Anonimo, Marisa Mori, Carnevale 1928, Archivio Franco Mori

 

 

 

Artista conosciuta per la sua adesione al futurismo degli anni Trenta e all’aeropittura come rappresentazione pittorica ispirata al volo e al dinamismo, in un periodo storico connotato dall’entusiasmo per le scoperte della tecnica e per l’aviazione, Marisa Mori ne fu interprete lirica con una spiccata attenzione verso i valori cromatici.
L’Autoritratto in azzurro appartiene ad un periodo poco precedente dove l’influenza di Felice Casorati, di cui fu allieva e assistente, è ancora preponderante e si manifesta «nella misurata costruzione spaziale di forme e figure definite mediante nitidi volumi, nella stesura pittorica controllata tonalmente dalle ampie campiture di colore» (F. Santaniello)
L’autoritratto di Marisa Mori fu presentato nelle varie esposizioni con titoli diversi: “Ritratto di pittrice”, “Figura femminile”, “Autoritratto” e per ultimo “Autoritratto in azzurro”, titolo attribuito da Enrica Ravenni. L’opera è stata donata alla Galleria degli Uffizi dalla collezione privata Franco Mori nel gennaio 2015.
La foto che ritrae Marisa Mori fa parte dell’Archivio Franco Mori e ci è stata gentilmente trasmessa da Laura Mori che ne indica anche la data e il periodo dell’anno. La scritta apposta a margine è autografa dell’artista.

Un ricordo emozionante di Marisa Mori e del suo Autoritratto in azzurro lo si trova qui.

 

Un libro:
Mirella Bentivoglio, Franca Zoccoli, Le futuriste italiane nelle arti visive; Roma, De Luca Editori d’arte, 2008

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