
Dopo la breve cena, con i cappotti e il vento
che non smette di soffiare
dal mare buio di notte e gelo,
insieme sul litorale di una città di porto
a vivere quel che non siamo,
divisi e uniti senza speranza alcuna di sapere
cosa saremmo stati, se avessimo potuto.
L’orologio segna un tempo che non c’è,
né tuo né mio, e il nome che ti chiama
è fermo come un treno che non ha stazioni.
Posso amarti a quest’ora senza un dopo.
T’accompagnerò su una via di frontiera
e piano scomparirai lontana.
Allora saprò che sono quel che ero prima,
tutto il niente che in me già preme
e pesa.(Francesco Scarabicchi)
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Nati il 10 febbraio
Epicuro, filosofo (342 – 270 a.C.)
Francesco Hayez, pittore (1791 – 1882)
Boris Pasternak, poeta e scrittore (1890 – 1960)
Bertolt Brecht, drammaturgo, poeta e regista teatrale (1898 – 1956)
Oreste Macrì, critico letterario, filologo e linguista (1913 – 1998)
Giorgio Galli, politologo e storico (1928)
Giorgio Cosmacini, medico, filosofo e saggista (1931)
Gian Enrico Rusconi, storico, politologo e filosofo (1938)
Franco Carlini, giornalista e saggista (1944 – 2007)
Francesco Scarabicchi, poeta (1951)
Francesco Germinario, storico (1955)
Thomas Ruff, fotografo (1958)
Paolo Fresu, trombettista (1961)
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Bibliografia minore del giorno:
Epicuro, Epistola a Erodoto · Roma : Carocci, 2010
Boris Pasternak, L’ ultima estate · Salerno, Ripostes, 2017
Oreste Macrì, Le mie dimore vitali : Maglie-Parma-Firenze · Roma : Bulzoni, 1998
Giorgio Galli, Hitler e il nazismo magico : le componenti esoteriche del Reich millenario · Milano : Kaos, 2017
Francesco Scarabicchi, L’ espressione di un volto per caso : su Luigi Tenco · Brescia : L’Obliquo, 2002